Ormai non passa giorno in cui non si legga una notizia relativa al cambiamento delle abitudini che sono”imposte” e guidate dalla diffusione dei Social Network da una parte, dei tablet e degli smartphone dall’altra. Il Social Shopping è l’evoluzione naturale, o meglio la sintesi di questi due fenomeni e le aziende di tutto il mondo si stanno (da tempo) muovendo in tal senso, per anticipare le decisioni dei consumatori, guidarne le emozioni ed aumentare i loro profitti.
Fermati a pensare un attimo e dimmi se sbaglio. I processi di globalizzazione e il forte sviluppo delle nuove tecnologie hanno avuto un forte impatto sulle evoluzioni dei consumi, modificando le consuetudini di acquisto di miliardi di consumatori in tutto il mondo. Ed il processo continuerà inesorabilmente. La cosa stupefacente, se così vogliamo dire, è che, nonostante i dati macroeconomici siano ad oggi in gran parte negativi, il consumo sia in riduzione, la perdita del potere d’acquisto e l’inflazione siano aumentate, il web ha riacceso gli animi grazie a modalità di consumo collettivo.
Ecco che il Social Shopping mostra numeri quasi incredibili, in controtendenza a tutto quanto sta accadendo.
Social Shopping : il fenomeno è inarrestabile
Basta navigare un pò sul web e si possono trovare moltissimi eventi in cui si studia e si discute sul Social Shopping. Quello che puoi leggere cliccando sull’immagine che segue si è svolto a Ravenna circa 1 mese fa :
Ma come nasce il Social Shopping ? Da anni esistono i Gruppi di Acquisto Solidale, conosciuti anche come GAS, ed il web ha contribuito ad accelerare e semplificare questo fenomeno : più persone uniscono i loro intenti e, grazie alla forza negoziatrice e contrattuale della loro domanda, spuntano un prezzo migliore di quello corrente. Come detto, il fenomeno non è nato con la rete, ma su internet e grazie ad internet è riuscito a diventare imponente, perchè il web ha rappresentato la base da cui il fenomeno dei gruppi di acquisto collettivo ha preso piede a livello industriale diventando un mercato altamente competitivo, un mercato che vede milioni di appassionati fare a gara per accaparrarsi lo sconto migliore tra le offerte disponibili, dai weekend per due in città d’arte, alla cena al ristorante più chic, dalla seduta nel beauty center, allo spettacolo teatrale, in un vortice di consumo collettivo dalle evoluzioni variabili.
Da qualche settimana mi sono registrato gratuitamente alla prima piattaforma italiana di Social Shopping che ha scelto un modello di business certamente vincente, così come i numeri stanno dimostrando. Ad oggi, infatti, questa social shopping community che si chiama myG21 conta oltre 275.000 iscritti ed ha generato quasi 1,5 milioni di € di risparmio.
Il principio della Community non è solo quello di far risparmiare i propri iscritti, ma altresì quello di farli guadagnare se e quando gli stessi si faranno promotori del, condividendo l’idea ed i suoi vantaggi con altre persone, invitandole ad iscriversi, aumentando così la forza commerciale della Community stessa. Iscriversi alla Community è assolutamente gratuito, ma il risparmio generato dagli acquisti di TUTTI i membri della Community vengono redistribuiti tra chi ha fatto l’acquisto e gli altri membri della Community di cui lui fa parte, così che, all’aumentare degli acquisti, aumenterà il risparmio generato ed il guadagno riconosciuto a TUTTI gli iscritti. Una forza moltiplicatrice inarrestabile ed estremamente redditizia, che sta consentendo a molte famiglie italiane di ridurre ed anche azzerare alcune spese irrinunciabili come, ad esempio, le bollette domestiche.
Qui mi fermo, ma ti invito ad approfondire quanto più possibile il fenomeno delle Social Shopping Community e ad iscriverti subito a myG21 cliccando sull’immagine che segue. Se vuoi altre informazioni, non esitare a chiedere perchè sarà per me un piacere raccontarti tutte le cose che ho scoperto ed i vantaggi reali che questo progetto può dare anche a te ed alla tua famiglia.
G21 è un progetto semplice, etico, redditizio e sostenibile perchè basato sulla sharing economy